MP Consulenza Legale | LA CONSULENZA PEDAGOGICA NEL CAMPO DELLA GIUSTIZIA
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LA CONSULENZA PEDAGOGICA NEL CAMPO DELLA GIUSTIZIA

LA CONSULENZA PEDAGOGICA NEL CAMPO DELLA GIUSTIZIA

Lo studio legale come sede di interdisciplinarietà – buone prassi – progetti. Uno spazio pedagogico in uno studio legale?

DA CLIENTE AD ASSISTITO

Quando la porta del mio studio si è aperta ad una crisi familiare, alla fine di un matrimonio o di una relazione di coppia, inevitabilmente si è aperta anche ad un processo di cambiamento, spesso conflittuale, che coinvolge l’intera famiglia che poi, passivamente, subisce quello sconvolgimento emotivo capace di distruggere tutto, se non gestito bene.

E’ capitato di gestire questi cambiamenti cosi delicati, pensando a chi era difronte alla mia scrivania come ad un semplice “cliente”. Questo il primo grande errore, perché, inevitabilmente, questo sguardo così corto ha portato ad una gestione altrettanto corta della crisi e quindi ad atti, richieste urgenti, ricorsi, ctu e attese estenuanti. E poi psicologi ed assistenti sociali con sedute e relazioni. Un conflitto che non vede mai la fine, mai compreso fino in fondo e con minori, quando presenti, considerati pacchi postali, oggetto di rivendicazioni, ripicche e incomprensioni. Minori utilizzati come grimaldello per soddisfare questa o quella pretesa, sul presupposto che la colpa della fine del matrimonio sia addebitabile a questa o a quella parte.

Ecco allora un primo e fondamentale cambiamento :  un diverso sguardo che ha trasformato quel cliente in assistito. Uno sguardo diverso che porta a considerare la crisi familiare una occasione evolutiva per tutta la famiglia, una occasione per poter rielaborare aspetti di sè in relazione ai legami. Uno sguardo diverso che mi ha portato a non sottovalutare la possibilità e la necessità  di proporre a tutta la famiglia percorsi specifici prima del passaggio legale e decisivo. Un modo per tendere la mano alla famiglia che io definisco una modalità gentile di gestione della crisi familiare. Questa nuova opportunità è +FAMIGLIA.

COME REALIZZARE TUTTO QUESTO?

È possibile realizzare tutto questo attraverso l’idea di una collaborazione multidisciplinare, un team  in cui psicologi, assistenti sociali, mediatori familiari e pedagogisti prendono in carico i diversi bisogni e le diverse preoccupazioni dei soggetti coinvolti, proponendo percorsi peculiari, per singoli o per l’intero nucleo, a seconda del caso specifico. Abbiamo  immaginato interventi di accoglienza e sostegno rivolti al singolo, alla coppia e alla famiglia, fornendo gli strumenti legali, sociali, psicologici e pedagogici necessari per affrontare i cambiamenti legati al ciclo della vita. Non esiste, purtroppo, un vademecum che sia utile e uguale per tutte le coppie, finalizzato a superare la crisi che si sta vivendo. Ogni coppia è diversa e soprattutto ogni coppia è costituita da due individui con una personale storia e vissuti differenti. L’ausilio dello psicologo, allora, ad esempio, è importante perché con la terapia di coppia è possibile  ripristinare una comunicazione tra i partner e far comprendere meglio le ragioni dell’altro, poter generare maggiore consapevolezza dei motivi della crisi e, magari, evitare uno strappo di coppia.

Ma quando e perché un avvocato dovrebbe avvalersi del pedagogista?

L’incontro con il pedagogista assume rilevanza ed importanza quando si è in presenza di figli che, da una crisi familiare, potrebbero subire passivamente le tensioni, le rivendicazioni, le vendette, la mancanza di lucidità, nelle decisioni da prendere.

Infatti, i principali problemi, che i minori incontrano o possono incontrare dalla disgregazione familiare, sono i più svariati:

  • vengono a sgretolarsi i punti di riferimento;
  • inevitebilmente è possibile che si verifichi uno scompenso emotivo soprattutto nel periodo in cui la personalità del minore è in piena formazione;
  • possono sorgere sintomi di depressione, ansia, isolamento e senso di colpa;
  • possono manifestarsi sintomi di aggressività o al contrario di vulnerabilità;
  • possono manifestarsi difficoltà di apprendimento, di concentrazione, di memorizzazione in ambito scolastico con la conseguenza di un senso di frustrazione e sfiducia nella vita.

PERCHÈ UNO SPAZIO PEDAGOGICO IN UNO STUDIO LEGALE?

Perché  la figura del pedagogista è e sarà fondamentale per il trattamento del fanciullo passivamente investito dalla crisi familiare.

Pedagogista che sarà importante figura di riferimento per:

  • lavorare sulle tipologie di attaccamento affinchè quella perdita di punti di riferimento non venga elaborata come un abbandono;
  • sviluppare percorsi emozionali per arginare, ad esempio, quello scompenso emotivo di cui dicevo prima;
  • spiegare in modo adeguato la o le motivazioni della separazione e per rassicurare sulla costante e continua presenza dell’amore dei genitori, nonostante tutto, in modo da poter fornire e rinsaldare una base sicura per aprirsi correttamente al mondo delle relazioni;
  • incanalare, nel modo giusto, l’aggressività o, al contrario, la vulnerabilità;
  • superare le difficoltà di apprendimento, di concentrazione, di memorizzazione in ambito scolastico.

Il pedagogista sarà utile, anche, per offrire ai genitori nuovi strumenti e nuove consapevolezze che li aiutino ad essere genitori, anche se non sono più partner. Per tutti questi motivi  in + FAMIGLIA credo che la figura del pedagogista sia centrale  per costruire uno spazio di dialogo, conoscenza e pianificazione. 

Avv. Pietro Monico

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